Associazione Italiana di Capoeira da Angola  di Mestre Baixinho    -   Gruppo di Genova

DANZA AFRICANA

insegnante CHIARA MARTINOLI

percussionista: ADRIANO LUCANIA

assistente alla musica: MICHELE



Apprendere a trasformare i movimenti spontanei del proprio corpo in un  linguaggio danzato che affonda le sue radici nella grande madre Africa, come la vibrazione, l'ondulazione della colonna vertebrale, il rapporto con la terra, il ritmo, l'energia della voce.


Il fine pedagogico di ogni lezione di livello principianti – intermedio o avanzato è quello di lavorare profondamente ogni parte del corpo per poter affrontare una disciplina ancora estremamente radicata in una cultura, quella africana, molto lontana dalla concezione del corpo occidentale.  Chiara e Marco si distinguono per una pedagogia occidentale nella sua organizzazione del gruppo e degli spazi ma estremamente rigorosa nel repertorio della tradizione dell'Africa occidentale.   Negli anni di studio e di ricerca hanno messo a punto una vasta ed eterogenea gamma di esercizi di riscaldamento, di presa di coscienza, di tecnica che permettono all'allievo di poter  gioire delle variazioni danzate proposte verso la fine della lezione, senza correre il rischio di farsi male.


L'approccio alla danza è affrontato da diversi punti, per stimolare l'allievo a non avere una unica banale visione di una danza che alle sue origini copre molteplici funzioni nella società, dalla religione alla terapia, dal divertimento alle guerra.  Si propongono lezioni estremamente tecniche e con un approccio tradizionale alla danza, lezioni ludiche basate sull' improvvisazione e sulla teatralità del movimento, lezioni concentrate sull'approfondimento  della ritmica, lezioni per imparare un senso di collettività nel gruppo di lavoro etc etc.


La natura ha creato ritmi immensi (le maree, le stagioni, i giorni) ed altri pressoché impercettibili (il battito cardiaco), l'uomo ne ha creati nelle sue lingue, nelle macchine e nell'arte.  Nella danza, come nella vita, il movimento del corpo rispetta rigidamente la struttura del ritmo.  Nella danza africana il legame tra musica e movimento è talmente simbiotico che gli stessi corsi di danza sono tutt'ora accompagnati da musicisti dal vivo, scelta ormai troppo costosa e ritenuta superflua per gli altri stili di danza.  Gli allievi hanno così la possibilità di imparare due tipi di ascolto musicale e di affinare il loro innato senso del ritmo: l'ascolto intellettuale, cioè una progressiva comprensione logica dei codici musicali, della struttura poli-ritmica e della sua pulsazione; l'ascolto istintivo, tramite le onde sonore create dalle percussioni suonate dal vivo, il corpo dell'allievo imparerà a percepire su se stesso tali vibrazioni e renderle spontaneamente in movimento.



















UN PO' DI STORIA....  DANZA AFRICANA DALLE ORIGINI AI NOSTRI GIORNI


La danza africana ha radici antichissime, probabilmente fu espressione già delle prime civiltà della pietra: a testimonianza diverse pitture rupestri trovate in Sud Africa.  Parlare di danza africana e racchiudere quindi un espressione corporea di un intero continente crea non poche difficoltà poiché la storia dell'Africa ha unito nei secoli diverse aree e separate altre, creando quindi blocchi culturali ben distinti e quindi forme d'arte difficilmente paragonabili fra loro.

     L'Africa settentrionale, non sarà oggetto di questo articolo, poiché abitata da popolazioni semitiche di cultura e lingua araba, la cui danza molto si differenzia da quella sub-sahariana, abitata da popolazioni camitiche, vero oggetto di questa ricerca.

     Nell'Africa sub-sahariana la danza è onnipresente.  Non importa se all'Est, all'Ovest, nel Centro o nel Sud Africa, la danza rimane regina indiscussa delle arti.  In tutti i rituali, sia essi sacri o profani, si utilizza la danza, quindi danze di preghiera, danze per i passaggi di età e di status sociale, danze dei mestieri, danze per le stagioni, danze per i raccolti, danze di guarigione, danze di divertimento.       Intorno al 1200 d.C. si crearono grandi imperi (autoctoni) che omogeneizzarono culturalmente vaste zone, dando vita a precise caratteristiche culturali ancora oggi presenti in Africa.  Si può quindi parlare di danze dell'Africa Occidentale, di danze dell'Africa centrale, e così via.  

L'Africa tribalista che ahimè conosciamo oggi è frutto degli ultimi 4 secoli di contatti con il mondo europeo che l'ha divisa in stati storicamente insensati ed ha portato le popolazioni a chiudersi in se stesse per ragioni di sopravvivenza.  Ma è grazie al peso del colonialismo che gli stati africani, dopo aver raggiunto l'indipendenza, data che si aggira intorno agli anni sessanta di questo secolo XX, lanciarono una campagna di ritorno alle proprie origini culturali così lungamente denigrate dai popoli invasori, e organizzarono diversi programmi per la riscoperta delle arti tradizionali.  Nel campo della danza vennero creati i famosi Balletti Nazionali, che portarono in tutto il mondo le danze più importanti dei vari paesi.  Il più famoso è senza dubbio il Balletto Nazionale di Guinea (Conakry), che con i suoi 40 membri, tra ballerini e percussionisti ha fatto conoscere le complessità di esecuzione e la profondità dei gesti della danza africana.

Ma è quando comincia l'enorme esodo africano verso i paesi occidentali che la danza africana diventa disciplina di insegnamento nelle nostre scuole di danza e nei nostri centri culturali.  Gli artisti africani, arrivati prima in Francia ed in Inghilterra tra gli anni 60 e 70, e poi negli altri paesi europei negli anni 80, cominciano ad insegnare, spesso in maniera informale, a gruppi di intellettuali e curiosi.  Il primo centro dove veniva praticata la danza africana era il Centro Culturale Americano a Parigi.  La prima generazione di artisti africani passa quasi inosservata, ma diede coraggio alla seconda importantissima generazione di artisti e pedagoghi che negli anni ottanta portarono la danza africana tra le discipline più praticate in Francia ed in Inghilterra, si parla di Koffî Kokko (Benin), Elsa Wolliaston (Kenya), Irene Tassembedo (Burkina Faso), Anna Camara (Guinea), Norma Claire (Guyana), Dodoo N'dyaye Rose Jr. (Senegal), Peter Badejo (Nigeria).

Oggi la danza africana è praticata in quasi ogni scuola di danza, non più quindi attività di intellettuali e curiosi, bensì disciplina per danzatori.  Solo nel Nord Italia vi sono oramai centinaia di centri che la offrono accanto alle nostre danze occidentali, la classica, la moderna, il Jazz, la contemporanea..  In Europa esistono una trentina di compagnie professioniste di danza che portano sui più importanti palchi d'Europa e del mondo le danze tradizionali  o contaminate con altri stili, tra le più famose oggi, la Compagnie George Momboye, la Compagnie La Calbasse di Merlin Nyankam, la Compagnia Keidara di Katina Genero, La Compagnie Congobateria, e la compagnia di Salya Sano.  Il Festival di Montpellier ha deciso nel 2000 di dedicare il suo prestigioso festival unicamente alla danza africana e l'associazione francese Afrique en Creation ogni anno offre ingenti aiuti economici alle emergenti compagnie di danza africana contemporanea che nascono nel continente.  In Francia esistono persino due formazioni professionali per il conseguimento del diploma di professore di danza africana, nato proprio per gli europei che, dopo anni di studi, vogliono cominciare ad insegnare e a valorizzare in maniera più occidentale questa disciplina: la “6eme parallele” a Bordeaux, direttore Vincent Haris'Do e il Centre Momboye, il cui direttore artistico è il coreografo e ballerino di fama internazionale George Momboye.



















QUALI SONO I BENEFICI e/o LE CONTROINDICAZIONI NELLA PRATICA DELLA DANZA AFRICANA?



EFFETTI BENEFICI

Si sostiene a ragione che l'arte della danza africana contribuisca allo sviluppo della bellezza corporale, della salute, dell'intelligenza, del sapere e della sensibilità musicale; tutti questi elementi non sono ancora sufficienti per espletare a pieno i suoi grandi benefici .

Lo studio della danza contribuisce enormemente a sviluppare l'equilibrio strutturale; alcune scorrettezze iniziali possono essere corrette e l'accettazione del lavoro e di regole imposte sono all'origine di un serio perfezionamento.

In generale la danza permette di sviluppare e di arricchire la visione e la percezione giusta delle forme, il senso del ritmo, la coordinazione delle forze, la scioltezza, la resistenza, l'elevazione, l'equilibrio, ed infine l'immaginazione e l'espressione.


CONTROINDICAZIONI

Non esistono controindicazioni per la pratica della danza africana.  Caratteristica essenziale della danza africana alle sue origine è quella di poter essere danzata da tutti, dai bambini agli anziani, poiché il suo scopo era quello di creare coesione sociale e spirito di gruppo, esattamente come le nostre danze popolari.  (E' chiaro che ciò cambia se chi pratica è un ballerino professionista, che andrà in contro agli stessi problemi di un qualsiasi sportivo di livello agonistico.)


EFFETTI SUL PIANO EMOTIVO FISICO E MENTALE

La danza africana contribuisce al miglioramento e al mantenimento della bellezza del corpo.  Esercizi ben eseguiti rimediano rapidamente ad una cattiva tenuta del busto, alla disparità delle spalle, alla sporgenza delle scapole e delle ginocchia, alla rigidità delle mani e delle dita, del collo, etc.  Gli esercizi eseguiti regolarmente bruciano i grassi in eccesso e sviluppano la muscolatura sia profonda che superficiale:  il corpo assume un aspetto più seducente e più resistente alla fatica.  Inoltre viene favorita la digestione e impedita invece la produzione di tossine che agiscono in maniera nefasta sia sulla salute che sul colore della pelle.  Il movimento aumenta la capacità respiratoria e l'apporto di ossigeno nel sangue, la pelle acquisisce una migliore elasticità ed i tratti del viso e la tenuta generale del corpo riflettono espressioni e atteggiamenti consoni a chi affronta con positività lo sforzo fisico, a chi partecipa ad attività collettive e alla creazione del bello. Dopo qualche anno si nota una grande trasformazione negli allievi: camminata attenta, armonia nei movimenti, slancio naturale, bel portamento di testa, sguardo fermo e sicuro che appartiene a tutti coloro che amano la vita e l'attività fisica.
























CURRICULUM BREVE DELL'ARTISTA CHIARA MARTINOLI


Nel Dicembre 2003 Chiara Martinoli si diploma all'Accademia di Danza Pan-Africana di George Momboye  a Parigi,  conseguendo il diploma francese di insegnante  di danza africana contemporanea.  Nel 1998 ha già ottenuto il diploma europeo di “Attitudine tecnica all'insegnamento” conseguito presso la FEIDA (Federazione europea ed internazionale della danza africana) con sede a Bordeaux, Francia.

Inizia a ballare molto giovane e da più di 15 anni studia con i più grandi ballerini ed insegnanti delle ultime due generazioni: Koffi Koko, Vincent Haris Do, Remi Agidissou, Paola Fatima Casetta per le danze del Benin, Mama Adama Camara, Omar Camara, Anna Camara, Assiatà Koyatè, Lamine Keita, Pap Son per le danze della Guinea, Bintou Traorè, Norma Claire, Moise Kourouma per le danze del Mali, George Momboye, Gerard Diby, Ferdinand Bouginar, per le danze della Costa D'Avorio, Doudou N'dyaie Jr, Magette Bangoura, Yama Diouf, Tako Sissoko, per le danze del Senegal, Peter Badejo, per le danze della Nigeria e Merlin Nyankam, per le danze del Cameroun.  Inoltre si forma con ballerini di danza contemporanea, come Piere Doussaint, Nicole Ponzio, Frederique Lescure, e Thierry Verger.  A soli 21 balla come stagista per il Balletto Nazionale del Senegal Daniel Sorano, a Dakar e Saint Lois.

A Genova balla per il gruppo di danza tradizionale dell'Africa Occidentale FORE FOTE e nel 1998 fonda assieme al percussionista Marco Esposito la sua propria compagnia di danza africana contemporanea NYELENI di cui è coreografa, con la quale partecipa a diversi festival e rassegne nazionali ed internazionali.  

George Momboye l'ha voluta come apertura  della sua nuova creazione con una coreografia personale, intitolata “Derriere le voile”, danzata il 7 e 8 Aprile 2004 al Teatro Romain Rolland a Parigi. Nella stessa occasione debutta nella Compagnia di George Momboye nella prima nazionale di “BOYAKODA”, teatro Roman Rolland.  

Nell' ottobre del 2004 entra a far parte della Compagnia Artemis Danza di Monica Casadei: danzando nei seguenti spettacoli: BRASIL PASS (2005), CUBA, LA RIVOLUZIONE ENERGETICA (2006), VOCAL VOX (2007), MEXICA.COLLAPSE (2008)

Con ARTEMIS Chiara  danza nei più prestigiosi teatri e festival Italiani e internazionali, partecipando a diverse tournèe all'estero:  Brasile, Cuba, Colombia, Mexico.

Nell'ottobre 2005 durante la tournee in Brasile, è stata invitata a tenere un ciclo di seminari di danza africana alla Università Federale di Rio De Janeriro, dipartimento di danza, all'interno di un progetto chiamato “memoria do corpo” , per lo sviluppo e la ricerca della danza afro – brasiliana.    Quì incontra il danzatore, ricercatore, coreografo Elvio Assuncao, uno delle menti del progetto universitario, con il quale inizia una ricerca sulle danze sacre del Candomblè. Frutto di questo studio è lo spettacolo “Uomini e Dei”.

Nel 2007 debutta al festival Vignale Danza con il suo primo spettacolo in assolo con un grande percussionista della scena italiana, Lorenzo Gasperoni.  “Sale, ricette di scaramanzia” è stato segnalato come uno degli eventi della nuova giovane coreografia italiana.

Il festival Negroamaro di Lecce, le commissiona un lavoro assieme al coreografo Elvio Assunçao, per la sessione danza, nasce Uomini e Dei, un viaggio all'interno del rituale del Candomblé brasiliano. Lo spettacolo debutta il 5 luglio 2008 a Galatina. Verrà ripetuto al Teatro delle Briciole a Parma il 16 Dicembre 2008, e al Festival Movimentazioni di Genova nel settembre 2009, e al Festival Migrante di Parma Nov 2009.

L'insegna regolarmente in tutto il Nord-Italia e all'estero (Francia, Germania, Brasile) dal 1997, con lezioni e seminari di approfondimento di danza afro tradizionale, contemporanea e  atelier di ricerca coreografica.



Corso di Danza Afro

tel. 010.97.56.802

ASD Italiana di capoeira da Angola - Genova      info@spaziosarava.com        Vico delle Vele 2 r - Porto Antico - Genova

Giovedì 19.00 - 20.30